Signor wolf content marketing

Content marketing: risolvi problemi, insegna, ripeti

Come sempre, se state leggendo questo articolo è perché sapete già cosa sia il content marketing o perlomeno ne avete sentito parlare. Oppure avete un problema e cercate qualcuno che vi aiuti a risolverlo. Eccomi qui.

Content marketing vuol banalmente dire fare marketing attraverso i contenuti, ma sono sicuro che anche a questo ci eravate già arrivati. Ma cosa significa veramente? Come si fa content marketing? Serve davvero? E perché c’è una foto di Harvey Keitel in Pulp Fiction?

Andiamo per punti.

Per quale motivo fare content marketing

Per essere conosciuti e per creare fiducia. Non ci sono altri modi per dirlo. Nessuno si fida di uno sconosciuto e anche una volta conosciuto di solito non ci si fida lo stesso.

Dimostrare la propria competenza attraverso l’insegnamento e la risoluzione dei problemi del vostro target è il miglior modo in assoluto per guadagnarsi la sua fiducia. Non paghereste fior di quattrini per fare un tour archeologico (o di qualsiasi altro genere) guidato da Alberto Angela in persona? Ecco, il motivo è che attraverso la dimostrazione della sua competenza e decenni di presenza televisiva come divulgatore di punta della RAI (e il padre Piero prima di lui), si è costruito una fortezza di fiducia pressoché inattaccabile, facendosi percepire come specialista della divulgazione.

In un momento come questo, dove la fiducia nei confronti delle imprese commerciali è mediamente ai minimi storici (in questo articolo ti spiego perché) è fondamentale imparare a farsi conoscere e a conquistarla.

Come fare content marketing?
Diventate il signor Wolf

Sono il signor Wolf, risolvo problemi.

Questa è forse una delle citazioni più famose di Pulp Fiction, pronunciata da uno dei personaggi secondari più iconici del cinema: il signor Wolf, magistralmente interpretato da Harvey Keitel.

Wolf è un tipo da poche chiacchiere e molta azione. C’è un problema? Lui viene mandato a risolverlo. Spiega cosa fare e interviene in prima persona se è necessario. Volta dopo volta. Non a caso è uno degli uomini più fidati di Marcellus Wallace, il capo dei gangster del film di Tarantino.

Vi potrà sembrare azzardato, ma il principio del content marketing è esattamente questo. Risolvi problemi, insegna, ripeti. Così che un pezzo alla volta potrete conquistare la fiducia del vostro target.

Attenzione, a voi interessa solo la fiducia del vostro target, per cui non perdete mai il focus su di loro.

Da dove cominciare

Si parte dallo scrivere (sì, scrivere, carta e penna o un foglio elettronico, ma è fondamentale scrivere):

  1. Di cosa ci occupiamo (giardinaggio, ristorante etnico, scuola di lingue, ecc…)
  2. Chi è il nostro target (è molto utile creare un “avatar”. Vi spiegherò come fare in uno dei prossimi articoli).
  3. Una lista di tutti i problemi più comuni del target legati all’ambito di cui ci occupiamo.
  4. Una lista di tutte le cose che ci vengono in mente che il nostro target potrebbe aver piacere di imparare nell’ambito di cui ci occupiamo.

Una volta fatte queste liste è tutta in discesa. Bisogna solo prendere un po’ la mano nella creazione dei contenuti, ma possiamo già iniziare a costruire un piano editoriale (seguirà un articolo dettagliato anche su questo).

Non importa che vendiate al pubblico o alle aziende, in che fascia o in che mercato, ci saranno sempre dei problemi da risolvere e delle cose nuove da insegnare. Vediamo qualche esempio:

  • Un ristorante etnico: ricette di piatti particolari, tradizioni locali, ingredienti specifici della vostra cucina, ecc…
  • Uno sviluppatore software: case studies di aziende che utilizzano i vostri programmi, tutorial per fare cose specifiche, risoluzione di problemi comuni, ecc…
  • Commercialista/studio legale: spiegazioni su come gestire varie pratiche o che iter seguire, spiegare come fare un ricorso in autonomia, illustrare una nuova normativa e il suo funzionamento, ecc…

La strategia di base è sempre la stessa.

Come sviluppare la strategia di content marketing

Una volta gettate le fondamenta si comincia a lavorare sul serio. A seconda della situazione, dei budget, del tempo e del contesto, bisogna decidere come sviluppare i contenuti.

  1. Blog: il fatto stesso che in questo momento siate su un blog, dovrebbe farvi intuire che è lo strumento per eccellenza. Ovviamente bisogna fare un po’ di pratica di scrittura, o copywriting che dir si voglia.
  2. Video: strumento eccezionale ma dispendioso sia in termini di tempo che di denaro. Forse è il più efficace dei media ma la sua complessità di creazione lo porta spesso a essere usato meno in proporzione allo scritto.
  3. Podcast: strumento poco usato ma molto interessante. Sebbene sia poco versatile e abbia notevoli limiti (per esempio il solo canale audio) viene spesso usato in alcuni settori come per esempio la formazione.
  4. Eventi di formazione: cosa c’è di meglio di radunare in una stanza un gruppo di persone con una necessità o problema comune e risolverlo faccia a faccia? Si tratta di uno strumento estremamente valido, ma richiede un lavoro di costruzione di rapporti e contatti preliminare non indifferente, oltre a tutte le problematiche e i costi di realizzare un evento. In compenso se siete riusciti a radunarli in quella stanza, farli diventare vostri clienti sarà una passeggiata.

Ovviamente i contenuti non basta svilupparli, bisogna anche diffonderli. SEO, social media, media tradizionali, strategie miste… Tutti argomenti che cercherò di sviluppare su questo blog, ci vuole solo un po’ di pazienza e l’iscrizione alla newsletter.

Il domandone!

Ma se risolvo i problemi del mio cliente e gli insegno a farsi le cose da solo, non è che poi non viene più da me?

Secondo questo principio, se avete imparato a lavarvi i denti dovreste anche otturarvi le carie da soli.

Ovviamente questo non succede.

Prendiamo l’esempio di un ristorante che pubblica sul suo blog le ricette dei suoi piatti più gustosi.

  1. Attraverso Google o un social network, un potenziale cliente in target scopre la vostra esistenza incuriosito da una ricetta.
  2. Prova a farla. Se è abbastanza abile in cucina gli verrà un buon risultato e sarà soddisfatto.
  3. Tornerà sul vostro blog a cercare altre ricette, che proverà a fare e otterrà sempre buoni risultati.
  4. Durante queste esplorazioni si sarà iscritto alla vostra newsletter per restare aggiornato.
  5. A quel punto potete inviargli offerte o lettere di vendita per invogliarlo a venire a provare i piatti che si è fatto da solo nella versione originale.
  6. Verosimilmente, presto o tardi verrà.
  7. Se il vostro prodotto è all’altezza del vostro content marketing vi sarete guadagnati un cliente, facilmente fidelizzabile, che fino al mese prima non sapeva nemmeno della vostra esistenza.

Se siete ancora dubbiosi, ma state leggendo ancora questo articolo, ricordatevi che io sono un formatore e un consulente. Per dirla in modo diretto, vendo le mie conoscenze. Eppure vi sto insegnando qualcosa di molto importante senza chiedervi nulla.

Il motivo è che sto facendo content marketing. Voi avete imparato qualcosa di molto importante e io ho guadagnato un po’ della vostra fiducia. Funziona esattamente in questo modo.

Per cui, se volete continuare a imparare cose interessanti, iscrivetevi alla newsletter senza pensarci troppo, tanto vi ho appena spiegato a cosa serve.

Ma soprattutto ricordate.

Il signor Wolf risolve problemi.

Fate come il signor Wolf.